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Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.

Buongiorno amici. Oggi memoria di Santa Monica. Oggi chiamati ad essere desti. Vegliamo, oggi.  L’invito del Signore è pressante ed inequivocabile. Vegliamo, aspettando il ritorno del Signore. Perché tornerà nella gloria, nella pienezza dei tempi. Dopo essere venuto nella storia, avere annunciato il Regno di Dio, avere proclamato il vero volto del Padre, essere morto e risorto, tornerà nella pienezza dei tempi per ricondurre a sé ogni creatura. Questa è la fede dei discepoli, questa è la ragione per cui siamo come dei servi che attendono il ritorno del padrone nel cuore della notte. Ed è proprio così che ci sentiamo, come nel cuore della notte, col sonno che pesa sulle nostre palpebre e la stanchezza che ci abbatte. Una notte profonda in cui il rischio di perdere la fede o di renderla insignificante è reale. Quanti ci dicono che la nostra fede non ha senso, che è consumata, illusoria, che Gesù è stato un buon uomo spazzato via dall’arroganza del potere! Vegliamo, per non cedere. Vegliamo perché la fede è proprio una veglia colma di fiducia, un’attesa protratta nel tempo, un desiderio che non si spegne e non finisce. Vegliamo non solo in attesa del Signore glorioso che verrà alla fine, ma anche di quello che viene ad illuminare la nostra anima. (Mt 24, 42-51)